Il terzo tempo

Durante gli ultimi dieci anni della mia vita da freelance ho fatto la mamma freelance, e per ora sono viva. E ne ho scritto un ebook.

Viaggi, sonno, riunioni improvvisate, feste di classe, Mac allagati, compiti, pigiama sopra la gonna perché “mamma, guarda che i colori stavano benissimo insieme”, post-it finiti nella tazza del latte, colloqui con le maestre, “no, non mi disturba affatto” caricando la lavatrice, telefonate fiume perdendo il primo tuffo senza salvagente e collezioni di “però le altre mamme non vanno in giro come te”.

Esattamente come centinaia di altre ragazze della mia età (quasi 46, mariaverginesantissima), sono entrata nella dimensione della stanchezza pervasiva. Che vuol solo dire che hai sonno sempre.

La mamma freelance è uno stato dell’anima, che ti porta sulle montagne russe: un giorno sei fiera di te (un nuovo cliente, evvaiiiii!) e il giorno dopo ti fustighi (ti sei dimenticata la colonscopia di tuo padre).

No, non si può far tutto, e non si deve.

Bisogna invece:

  • delegare a un compagno di vita che non si comporti come un altro figlio
  • assaporare a pieni polmoni la compagnia di amiche complici
  • cercare di ritagliarsi minuscoli frammenti di cura di sé anche in situazioni estreme.

E dire le bugie.

Bisogna ricavarsi un terzo tempo insomma: che non è lavoro, non è cura della famiglia, ma è un insieme di istanti in cui si assapora la solitudine. Ci sono modi per farlo, giuro: trucchetti, giochi di prestigio spazio-temporali, frasi da ripetersi, riti da mettere in scena, storie da raccontarsi.

Di questo parlo nel mio ebook “Terzo tempo”.

ps. comunque scrivo anche dei papà (e non male!).

foto di Marco Borgna

Scritto da Annamaria Anelli

Sono una business writer e aiuto le aziende a prendersi cura dei propri clienti, con la scrittura

4 commenti su “Il terzo tempo”

  1. Ciao Annamaria, ho provato per diversi giorni a scaricare l’e-book da amazon, ma ancora oggi non funziona.
    L’ho scaricato da Google play.
    Te lo scrivo soltanto come segnalazione!
    Ciao, grazie!

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